L’empatia di Sandra Ciciriello la maestria degli chef
Nello Barbieri, Chiara Orrù e Alessandro Montanari
Strano posto, strano nome, strano tutto. Ti metti a tavola e con il «buon appetito» arriva anche il «buon divertimento». Del resto, lo stesso nome – «142» – si rivela come un’esperienza ludica di allusioni, giocando sulla dicitura inglese one-fo(u)r-two, ovvero
«uno per due» per sdoganare la condivisione come mantra e rimandare ai numeri il compito di risolvere l’arcano: «1» come il posto unico dove incontrarsi; «4» ad indicare i momenti della giornata (colazione, pranzo, aperitivo e cena) che qui vengono esaltati; e «2» per ricordare che un buon locale vive della cucina ma anche della sala.
Insomma: da provare. E non solo per ritrovare con piacere Sandra Ciciriello che avevamo conosciuto in altri lidi della ristorazione
meneghina e ritroviamo in forma smagliante, capace come pochi altri di raccontare i mondi del vino e del pesce e riempire le location con la sua vulcanica empatia. Ci sono i suoi soci, gli chef Nello Barbieri e Chiara Orrù e il pastry-chef Alessandro Montanari che firmano pietanze e dolci con competenza, ispirandosi alla tradizione ma dandole un’anima rock piacevolissima. A cominciare dagli evergreen come il risotto alle salse di peperone rosso e giallo, lo spaghetto con emulsione di bottarga di muggine (una
sciccheria) e il polpo cotto a bassa temperatura, servito con tacos di farro e mais.
Per chiudere, ennesimo gioco,
un tiramisù che definire speciale è un eufemismo: un uovo di cioccolato riempito con crema di mascarpone che il commensale deve rompere facendolo cadere dall’alto e poi rivestirlo con Pan di Spagna e un delizioso streusel.
Con la possibilità, per i buongustai, di contare sulla versione «on the road», ovvero sulla formula “142 a casa tua” che ha già
raccolto numerosi consensi. Che dire? A Milano, un «full day» così originale non c’era. Adesso c’è.
di Paolo Galliani
IL GIORNO MILANO
8/10/2021